Giochi conoscenza
                   
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Giochi di conoscenza e di socializzazione

 

 

    

 

Bastone

In cerchio, una persona ha in mano un bastone fatto da un giornale arrotolato (al centro). Deve picchiare una persona (dopo aver detto il nome) e questa per evitarlo deve chiamare in fretta un altro nome, che a sua volta, per evitare il bastone, deve chiamare subito un'altra persona e così via. Chi viene chiamato per nome insomma deve chiamare subito qualcun altro, per evitare di prendere una bastonata in testa.
 

Trappola delle mani

Ci si mette in cerchio, con le mani avanti, i palmi aperti e gli occhi chiusi. Si cammina in avanti e quando si tocca una mano la si prende. Poi si aprono gli occhi e tenendo le mani attaccate, ci si slega.
 

Il gomitolo

In cerchio; uno alla volta parla velocemente di sé stesso; quando ha finito lancia un gomitolo di lana (che aveva in mano) ad un'altra persona, dopo essersi legato un filo al polso. La persona che prende il gomitolo parla di sé e poi (dopo aver annodato il filo sempre al polso) lo lancia ancora ad un altro. Alla fine del giro, si cerca di sciogliere la ragnatela passando sopra e sotto il filo. Si può anche fare (se si è in un gruppo non nuovo) che chi prende il gomitolo, deve parlare non di se stesso ma della persona che glielo ha lanciato. In questo caso, chi inizia, parlerà alla fine dell'ultimo che riceve il gomitolo.

Trova l'oggetto


In questo gioco, si sceglie un oggetto da nascondere e si sceglie un giocatore che lo nasconda.
Nel frattempo, tutti i partecipanti si coprono gli occhi con le mani. L'oggetto non deve restare del tutto nascosto, così che i giocatori possano vederlo senza alzarsi dal posto.
Nascosto l'oggetto, i partecipanti incominciano la ricerca.
I giocatori possono girarsi e allungarsi quanto vogliono, ma non possono alzarsi dal posto dove sono seduti.
Quando un bambino scopre l'oggetto, lo dice all'orecchio di chi l'ha nascosto e resta fuori dal gioco aspettando che gli altri lo trovino.
Il gioco finisce quando tutti i giocatori hanno trovato l'oggetto.
 

Le mosse ripetute

I bambini si dispongono in cerchio; il primo giocatore comincia a fare una mossa (per esempio far dondolare i pollici).
Il secondo bambino fa dondolare i pollici e fa un'altra mossa (per esempio si tira le orecchie).
Il terzo dondola i pollici, si tira le orecchie e magari batte le mani.
Ognuno fa tutte le mosse già fatte e ne aggiunge una nuova.
Vince chi riesce a fare il maggior numero di mosse senza sbagliare.
Lo scopo del gioco è fare il maggior numero di mosse senza sbagliare.

Specchio riflesso

È consigliabile che sia presente anche un adulto a dirigere il gioco.
I bambini si mettono a coppie, faccia a faccia, e formano due file.
A un determinato segnale, i giocatori di una delle file cominciano a fare movimenti, mentre i bambini dell'altra fila dovranno imitare il loro compagno meglio che possono, come se fossero uno specchio.
È vietato ridere, è possibile solo se lo fa il giocatore che viene imitato.
Dopo circa un minuto o due, i bambini si cambiano di ruolo e ricomincia il gioco.

                                                                                             Chi è, chi non è

I bambini sono disposti in girotondo con un compagno al centro che li osserva. 
Il bambino che è al centro viene invitato a chiudere gli occhi e a coprirli con le mani.
Un bambino del girotondo si nasconde, mentre gli altri bambini possono cantare questa filastrocca:
Chi è? Chi non è?
Che è fuggito dal giardino del re?
Chi è? Chi non è?
Indovinare tocca a te.
Chi è? Chi non è?
Che è fuggito dal giardino del re? 
Chi è? Chi è? Chi è? 
Indovinare tocca a te!

Un elefante

Tutti i bambini sono già in cerchio e si tengono per mano, mentre cantano quella filastrocca:

Un elefante
si dondolava,
sopra un filo di ragnatela,
e ritenendola una cosa interessante,
andò a chiamare
un altro elefante...
 

Al termine un bambino a scelta (sempre tenendosi per mano) passa la sua gamba destra al di sopra del braccio destro chinando il busto a 90° in modo che il suo braccio e quello dell'amico alla sua destra gli passino fra le gambe divaricate (sarà costretto a giare il corpo verso sinistra).
Come immaginerete non è una posizione molto comoda, per questo la filastrocca parla di un elefante in bilico sulla ragnatela! Se calcolate che gli elefanti aumentando (o in successione al primo o a scelta tra gli altri ad opera dell'ultimo elefante) dopo ogni ripetizione della filastrocca cantata, mentre si dondola, capirete che il tutto diventa piano piano molto instabile e... divertente!

 

 

 

 

 

 

 
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